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È in arrivo la “seconda onda” del cloud! Tutti pronti?

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Nel surf, tutti gli atleti e gli appassionati sanno quanto siano importanti la tempestività e la prontezza per prendere l’onda giusta, nel momento giusto quando questa arriva. Nella tecnologia possiamo pensare ad un parallelo simile.

Secondo i risultati di uno studio condotto su scala mondiale, è in arrivo la seconda onda di adozione del cloud: le aziende non lo considerano più solo uno strumento di efficienza e riduzione dei costi, bensì una piattaforma per alimentare innovazione, crescita e cambiamento che porta alla digitalizzazione.

Lo studio in questione, sponsorizzato da Cisco, è l’InfoBrief “Don’t Get Left Behind: The Business Benefits of Achieving Greater Cloud Adoption realizzato da IDC sulla base di ricerche di mercato primarie condotte coinvolgendo in 17 paesi del mondo 3.400 decisori IT di aziende che stanno utilizzando con successo cloud privato, pubblico e ibrido.


Illustreremo di seguito come, grazie al Business Cloud Advisor, anche le aziende in Italia  avranno la possibilità di comparare il loro stato di adozione per prepararsi a cavalcare la seconda onda del cloud.

Nella sua ricerca, IDC identifica 5 livelli di maturità rispetto all’adozione del cloud.  Si può avere un’adozione:

  • ad hoc
  • opportunistica
  • ripetibile
  • gestita
  • ottimizzata

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Una caratteristica interessante dello studio è che non ci dà una fotografia solamente dello stato di adozione ma ci aiuta a capirne l’impatto. Le aziende che sono passate da un livello di maturità più basso, l’adozione ad hoc, al livello più alto dell’adozione ottimizzata ottengono risultati molto significativi: i ricavi crescono del 10,4%, i costi IT si riducono del 77%, il tempo di provisioning per servizi e applicazioni IT si riduce di oltre il 90%, i reparti IT migliorano del 72% la loro capacità di rispettare gli SLA (Service Level Agreements) raddoppiano la loro capacità di investire in nuovi progetti volti all’innovazione.

 

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Infine, a dimostrare come il cloud sia visto primariamente come piattaforma di innovazione, Il 53% delle imprese si attende maggiori ricavi grazie al cloud nei prossimi due anni; Tuttavia tutti sono d’accordo che si tratti di una sfida molto complessa, perché solo l’1% di esse ha una strategia di adozione del cloud ottimizzata e il 32% non ha alcuna strategia al riguardo.

Lo studio ha anche quantificato i vantaggi economici per le aziende più mature* in termini di adozione del cloud. I maggiori ricavi provengono in larga parte dalla vendita di nuovi prodotti e servizi, dall’acquisizione di nuovi clienti o dall’ingresso in nuovi mercati. Le aziende prese in considerazione nello studio hanno potuto attribuire questi guadagni alla maggiore capacità di innovazione ottenuta dedicando più risorse IT a iniziative nuove e più strategiche rispetto alle tradizionali attività di manutenzione dei sistemi.

La riduzione dei costi operativi associata all’adozione del cloud deriva dalla possibilità di agire in un ambiente più scalabile, affidabile e performante: maggiore agilità, più produttività dei dipendenti, riduzione dei rischi, risparmi su costi di infrastruttura, vantaggi legati all’adozione di tecnologie open source.

LIVELLI DI ADOZIONE DEL CLOUD NEL MONDO

Lo studio ha valutato la percentuale di aziende che hanno un livello di adozione del cloud “maturo” nei vari paesi presi in considerazione: USA e regione America Latina sono le aree in cui si ha la maggiore percentuale di imprese che hanno strategie cloud di livello ripetibile, gestito o ottimizzato – rispettivamente con il 34% e il 29%.

In Europa, il paese che ha la maggiore maturità cloud è il Regno Unito (27%) seguito dalla Germania (21%).  Fanalino di coda della classifica il Giappone, con solo il 9%.**

Rispetto ai mercati verticali globali, il settore manifatturiero, così importante anche per l’Italia, ha la più alta percentuale di aziende posizionate in uno dei tre livelli di adozione più elevati (33%), seguito dal settore IT (30%), dal settore finanziario (29%) e dal settore sanitario (28%). I livelli di adozione inferiori si registrano nel settore pubblico e educativo e nei servizi professionali (22%) e nel commercio all’ingrosso o dettaglio (20%).

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A partire dalla ricerca di mercato condotta da IDC, Cisco ha sviluppato strumenti per aiutare i clienti a “tradurre” i risultati di questo studio in report personalizzati.

Come punto di partenza:“Adoption Report” è uno strumento che consente di determinare tramite un questionario strutturato il proprio livello di maturità nell’adozione del cloud e i relativi vantaggi comparandosi ad aziende di settore, dimensione e collocazione geografica simile alla propria. Il tool e altre informazioni sono disponibili su: www.cisco.com/go/bca.

C’è poi Cisco® Business Cloud Advisor, previsto in due diverse forme: come strumento semplificato (Adoption Tool), basato su un questionario self-service, oppure durante workshop più approfonditi. Con questi strumenti, Cisco e i propri Partner qualificati possono analizzare, insieme alle aziende, in modo più dettagliato la maturità di adozione del cloud e gli impatti positivi attesi dalla seconda onda. Il workshop di mezza giornata consente poi di misurare maggiormente l’impatto potenziale dell’adozione del cloud sulle organizzazioni IT, secondo un’ampia serie di KPI (Key Performance Indicator).  I contenuti del workshop prevedono indicazioni, rigorosamente neutrali rispetto ai fornitori di soluzioni o servizi, su come proseguire nel viaggio verso l’Intercloud.

In questo periodo, Cisco sta rendendo questi strumenti disponibili via via nei vari Paesi, su scala mondiale.

*Il termine mature si riferisce ad aziende che sono negli stadi di adozione del cloud ripetibile, gestito e ottimizzato

** Lo studio ha evidenziato che in Cina il 55& delle imprese hanno strategie cloud ripetibili, gestite o ottimizzate ma le aziende cinesi intervistate erano in media più grandi di quelle coinvolte nello studio in altri paesi.

Authors

Enrico Mercadante

Leader Team Sales & Technical Specialists per il Sud Europa

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