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Il futuro è nella semplificazione


28 July 2021


La partecipazione a un’interessante tavola rotonda di Data Manager dedicata a banche e assicurazioni mi ha dato modo di illustrare alcuni punti rilevanti circa la trasformazione digitale del mercato dei servizi finanziari secondo il punto di vista Cisco.

Ne è nata un’intervista che riassumo qui di seguito, incentrata su tre fenomeni principali.

La cybersecurity e la capacità di interconnettere infrastrutture tradizionali e cloud sono sicuramente le tematiche IT di maggiore interesse del mondo finance in questo momento, così come anche la centralità del fattore umano attraverso progetti di trasformazione e ottimizzazione della user experience, di smart working e formazione dei talenti. Tutte questioni che vedono Cisco in prima linea, a partire dalla Security.

Il cyber crime costa oggi alle imprese circa 4.000 miliardi (circa 2 volte il PIL italiano), e il rischio di attacco per il settore finanziario è 300 volte superiore alla media.

La vision di Cisco sulla sicurezza si può riassumere in quattro parole chiave: Visibilità, Semplicità, Persone ed Ecosistema.

Oggi le aziende del settore finance hanno a che fare con una varietà e una complessità di applicazioni di sicurezza difficili da gestire e con punti di vulnerabilità più umana che tecnologica. In Cisco rispondiamo aumentando la visibilità, ossia la capacità di riconoscere e prevenire gli attacchi, mediante la threat intelligence Talos (che monitora ogni giorno oltre 600 miliardi di accessi internet) e puntando sulla semplificazione e automazione dei processi con una piattaforma centralizzata che implementi una strategia “zero trust” e che riduca la complessità di proteggersi (la soluzione multi-factor authentication di Cisco Duo abilita ad esempio approcci passwordless).

Inoltre è prioritario il tema della sensibilizzazione degli utenti con tante iniziative di formazione (nel 2020 Cisco ha formato oltre 500.000 studenti sulla cybersecurity, di cui 12.000 in Italia) così come la volontà di “fare squadra” creando un ecosistema fatto da imprese, aziende di sicurezza informatica, pubblica amministrazione, ricercatori/studenti, startup. Cisco a tal fine ha aperto il primo Co-Innovation Center di cybersecurity nel 2020 a Milano.

Il Cloud Ibrido è un altro fenomeno in forte crescita nel settore finanziario (+10% crescita cloud pubblico nel 2020), favorito principalmente dallo spostamento dei dipendenti dall’ufficio al lavoro da casa e dal cambiamento del comportamento dei clienti in mobilità.

Con l’obiettivo di fornire maggior resilienza, maggiore scalabilità e maggior velocità per soddisfare le richieste di business, la nostra strategia si poggia su una robusta virtualizzazione per eseguire processi, tracciare dati e ricavare nuove informazioni mediante software a elevato tasso di automazione di processi e policy, insieme di attività R&D per la creazione di app e servizi che premiano proprio l’aspetto dell’esperienza utente (ad esempio con Intesa Sanpaolo abbiamo dato continuità alla relazione anche virtuale tra correntisti e gestori finanziari).

Mediante sinergie con il settore bancario e assicurativo, Cisco ha inoltre partecipato a iniziative volte alla ripresa del sistema paese per uscire dall’emergenza. Ne è un esempio concreto la collaborazione con Generali per l’apertura a Milano del centro di vaccinazione di Palazzo delle Scintille, tra i principali hub italiani con la possibilità di inoculare 10.000 vaccini al giorno, dove sono state implementate applicazioni di monitoraggio, controllo dell’affluenza dei cittadini e distanziamento sociale.

Infine, in ambito di incentivazione dello smart working, Cisco offre la piattaforma Webex con tutte le sue capacità di integrazione.

Mentre il lavoro a distanza è la realtà attuale per molti di noi, il lavoro del futuro sarà probabilmente un modello ibrido, con alcuni dipendenti che continueranno a lavorare da casa mentre altri torneranno in ufficio – o un mix di entrambi.

Secondo la Cisco “Global Workforce Survey in futuro “98 riunioni di lavoro su 100” dovranno integrare almeno un partecipante remoto.

Occorre ripensare dunque gli spazi, ma anche le tecnologie e le app di collaborazione, che devono subire anch’esse una forte semplificazione, per ottimizzare qualsiasi ambiente di lavoro in cui ci si trovi a operare.

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Qui trovate l’intervista completa.

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