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Cisco Human Stories: la storia di Fabrizio


20 January 2021


Stiamo raccogliendo le testimonianze di studenti e instructor delle Networking Academy per conoscere più a fondo le motivazioni e le scelte che li hanno portati a seguire questo percorso. Di seguito la storia di Fabrizio.
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L’infrangersi delle onde sulla battigia, i raggi del sole che si riflettono sull’azzurro del mare, i profumi di pizza e salsedine, le viuzze del centro storico, il calore e la gioia di vivere dei suoi cittadini: in poche parole, Napoli!

È da questa meravigliosa città che inizia la storia di Fabrizio, che già sui banchi delle medie sognava il mondo di internet e dell’informatica. Il consiglio maturo della professoressa di matematica: «Scegli un istituto scientifico, così ti creerai la forma mentis per un eventuale percorso universitario», ha portato Fabrizio a laurearsi presso l’Università Federico II con una specializzazione in “Reti ed Internet”.
Finalmente aveva coronato il sogno di eccellere nel campo dell’informatica.

Si sa, nella vita le cose non succedono mai per caso, ma soprattutto non si finisce mai di imparare e di studiare. «I professori mi hanno guidato verso la Networking Academy di Cisco presentandomela come il giusto coronamento per il mio percorso di studi e per lo svolgimento della tesi di laurea magistrale». È così che Fabrizio ha iniziato la sua avventura in Academy.

Un cammino fortemente voluto, sia perché conscio dell’importanza ricoperta da Cisco nel mondo delle reti e della valenza delle sue certificazioni, reputando la certificazione CCENT come un riconoscimento ufficiale delle competenze acquisite all’Università, sia perché il desiderio di provare l’esperienza era indiscutibile.

Come nel cammino della vita, ci sono stati momenti belli e momenti difficili, in cui la voglia di gettare la spugna è stata forte, ma non ha mai vinto: «Non è un caso se i momenti più difficili sono quelli che maggiormente fortificano: deadline di consegna di un progetto molto stringenti, momenti in cui eri sul punto di cedere allo stress e quelli in cui vedevi i tuoi amici-colleghi di gruppo cadere. Ma in quei momenti ne siamo usciti vincitori con merito e abbiamo imparato a gestire le attività anche in situazioni stressanti. I momenti più belli che ricorderò sempre sono stati quelli tra i banchi del DT-Lab, in cui mi confrontavo con i miei compagni e apprendevo nozioni preziose dai mentor. Li ricordo anche con nostalgia, soprattutto durante questo periodo delicato in cui la didattica in presenza sembra un ricordo lontano. Oltre al bel rapporto instaurato con i compagni, durato anche dopo, mi ha sorpreso il bellissimo rapporto con i mentor. Sono sempre i primi a mettersi in gioco, cercando di comprendere le problematiche, supportando nelle scelte e trascorrendo con gli studenti lunghe notti insonni durante gli Hackaton organizzati in collaborazione con Cisco».

Tracciando un bilancio, la persona che ha lasciato maggiormente il segno in Fabrizio è stato il suo mentore Lorenzo. Prima di essere un ottimo istruttore è stato soprattutto una grande persona, che gli ha permesso di crescere tantissimo dal punto di vista umano.

«Ha limato alcuni dei miei difetti caratteriali che potevano mettere in secondo piano le competenze tecniche che mi stava facendo acquisire. Questo fa capire quanto è formante questa esperienza la quale, oltre alle hard skill, ti lascia tantissime soft skill e ti aiuta a superare i tuoi limiti».

In un futuro contrassegnato dalla pandemia, Fabrizio ci ha aperto il cuore e ci ha detto le sue aspettative: «Due anni fa, terminato il corso di studi universitario e la Networking Academy, avrei risposto a questa domanda con: “Trovare un lavoro gratificante sperando di andare a fare un qualcosa di stimolante in cui la certificazione CCENT mi possa essere d’aiuto”. Oggi posso dire che quella speranza si è trasformata nel mio presente e nella mia attuale occupazione lavorativa».

26 anni, una vita intera ancora da vivere e costruire e un auspicio: «Fra 10 anni immagino di essermi tolto ancora tante altre soddisfazioni e di avere un bagaglio culturale ancora più ampio, magari avendolo acquisito continuando la “scalata” verso certificazioni Cisco di livello maggiore».

Noi non possiamo fare altro che augurargli tutto il meglio e chissà, in futuro, diventare un docente delle nostre Academies italiane.
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L’articolo è stato scritto in collaborazione con Elisa Vavassori.

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