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Il nostro impegno verso le persone senza fissa dimora di Roma

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di Chuck Robbins CEO di Cisco

Una delle cose più importanti di cui tutti abbiamo bisogno – e che tutti meritiamo – è un luogo da chiamare casa. Un luogo in cui vivere, trascorrere del tempo con le nostre famiglie, rilassarci e riposare. Tutto questo però è fuori portata di molti, non solo qui nella Silicon Valley dove Cisco ha la sua sede centrale, ma per molte persone nel mondo.

In Europa, i senzatetto sono in aumento. Si tratta di una situazione che riguarda tutti i Paesi del Vecchio Continente. Anche in Italia, la questione assume grandi proporzioni – nel 2014 (ultimo anno per il quale sono disponibili dati), oltre 50.000 persone erano senza dimora. Nel nostro paese, quattro senzatetto su dieci vivono per strada da oltre quattro anni, il 30% dei quali sono giovani.

Affrontare il problema delle persone senza fissa dimora – e aiutare chi ne ha bisogno – è un dovere per tutti, soprattutto per chi di noi ha la capacità di fare la differenza. In Cisco, abbiamo a cuore tutto ciò: affrontare le grandi sfide e fare tutto il possibile per ottenere un risultato concreto è fondamentale per noi. Nel marzo 2018, abbiamo annunciato il nostro impegno verso Destination: Home, un’associazione pubblico-privata con sede a San Jose,  che ha dimostrato che fornire un alloggio permanente alle persone senza fissa dimora dà loro la stabilità di cui hanno bisogno per cambiare la propria vita.

Crediamo fortemente in questo approccio “Housing First”, che è considerato una best practice nella risoluzione di un problema così importante. La priorità dell’Housing First è fornire alloggi permanenti alle persone senza fissa dimora, insieme a servizi di supporto necessari per aiutare le persone a riprendere il controllo della propria vita, migliorandone la qualità.

Nell’ottica di contribuire al cambiamento, sono orgoglioso di annunciare una donazione per un valore di 1 milione di dollari, erogato nell’arco di quattro anni, a sostegno di un progetto pilota di Housing First a Roma con la comunità di Sant’Egidio, un’organizzazione che da oltre cinquant’anni è impegnata nel contrastare la povertà in Italia e in altri paesi del mondo. Sant’Egidio ha una lunga storia di assistenza alle persone senza fissa dimora e ai bisognosi e, grazie alla volontà dimostrata nel fare la differenza, è un partner ideale con cui collaborare. Lavoreremo anche a stretto contatto con fio.PSD, che gestisce la rete Housing First Italia.

Sant’Egidio sarà responsabile della fornitura di alloggi e servizi di supporto ai senzatetto, mentre fio.PSD fornirà le linee guida, la formazione, il controllo e la valutazione per condividere le best practice, l’acquisizione delle conoscenze e seguire i progressi per assicurare il successo del progetto pilota.

L’Housing First sta guadagnando terreno in Europa e in Italia, ma questo modello non era ancora stato sperimentato a Roma. Consideriamo la nostra donazione come un investimento catalizzatore che permetterà a due organizzazioni consolidate e con una profonda esperienza nell’ambito delle persone senza fissa dimora, di testare un nuovo approccio e servire da esempio, utilizzando le conoscenze acquisite per replicare e adattare l’approccio in tutta Roma.

Stiamo inoltre supportando queste due realtà con un investimento tecnologico – il nostro team italiano lavorerà a stretto contatto con queste due organizzazioni per fornire la tecnologia di cui hanno bisogno per velocizzare e ottimizzare le attività.

Integreremo anche il nostro programma di formazione Networking Academy nell’offerta formativa di Sant’Egidio a favore della popolazione svantaggiata che assistono, e ci impegniamo ad aiutare Sant’Egidio nella formazione professionale e nell’inserimento dei laureati in posti di lavoro nel settore IT in Italia. Le Networking Academy svolgono un ruolo chiave nel sostenere coloro che hanno bisogno di formazione, permettendo accesso a strumenti e competenze fondamentali per trovare impiego. Siamo felici di poter supportare le persone meno abbienti, dando loro un’abitazione e istruzione.

Nessuno di questi sforzi sarebbe possibile senza la passione di tantissimi dipendenti Cisco che sono mossi dal desiderio di aiutare. Ci siamo dati un obiettivo aziendale preciso: entro il 2020 l’80% dei nostri dipendenti in tutto il mondo offrirà il proprio tempo e il proprio contributo per fare la differenza, e l’Italia è determinata ad essere il primo Paese a raggiungere questo traguardo. I dipendenti di Cisco Italia sono impegnati nel fornire 5000 ore di volontariato entro la fine di quest’anno. I dipendenti impiegheranno il loro tempo libero per fornire supporto in tutta Italia – sia attraverso il volontariato basato sulle competenze, con ingegneri che danno una mano per aiutare con le installazioni tecnologiche, sia attraverso il lavoro nei rifugi.

Sono davvero molto orgoglioso che il nostro impegno nel costruire ponti tra speranza e possibilità si estenda fino a Roma. Mi auguro fortemente che tutto ciò possa far sì che sempre più persone possano avere una casa e la possibilità di migliorare realmente la loro vita.

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