
Tutelare la privacy dei dati fa bene al business
In attesa che il 25 maggio entri in vigore il Regolamento Generale per la Protezione dei Dati (GDPR, General Data Protection Regulation), è interessante analizzare i risultati di un recente studio condotto da Cisco sulla relazione tra l’attenzione alla tutela dei dati e il ciclo di vendita.
Il Cisco® 2018 Privacy Maturity Benchmark Study rivela che i ritardi nelle vendite di 2/3 delle aziende (si stima un ritardo di circa due mesi) sono da imputare alle preoccupazioni sulla privacy dei clienti.
Nelle aziende dove l’approccio alla privacy risulta invece più maturo e consapevole il ciclo di vendita migliora, accorciandosi addirittura dell’80%.
Lo studio citato si basa sui risultati di interviste effettuate a circa 3.000 professionisti della sicurezza in 25 Paesi, sulla loro maturità in materia di privacy e sugli effetti del trattamento della riservatezza dei dati sulla loro attività.
Con sorpresa apprendiamo che per i due terzi degli intervistati la riservatezza dei dati sta causando ritardi nei cicli di vendita, con un ritardo medio stimato di 7-8 settimane.
La maturità della privacy è un framework definito dall’American Institute of Certified Public Accountants (AICPA) e si basa sui principi di privacy generalmente accettati (General Accepted Privacy Principles – GAPP).
Anche l’applicazione a breve del GDPR (General Data Protection Regulation), volta a rafforzare la tutela della privacy e dei dati personali dei cittadini dell’Unione europea (UE), potrebbe essere tra le cause di tali ritardi.
Agli intervistati è stato chiesto di valutare il loro attuale livello di maturità in materia di privacy, secondo il modello standard AICPA, che definisce 5 livelli di maturità della privacy:
- Ad hoc (il meno maturo)
- Repeatable
- Defined
- Managed
- Optimized (il più consapevole e organizzato)
Lo studio mette in luce che:
- Il ritardo medio nelle vendite per le imprese con maturità “Ad hoc” è risultato di 16-8 settimane, ma i ritardi sono minori per le imprese con livelli di maturità più elevati in termini di gestione della privacy.
- Le aziende “Optimized”, con processi di privacy ottimizzati, hanno registrato 3-4 settimane di ritardo nelle vendite, l’80% in meno rispetto alle aziende di maturità “Ad hoc”.
- Anche la collocazione geografica e il settore sembrano svolgere un ruolo significativo nella durata dei ritardi.
Tenuto conto di questi ritardi diffusi e significativi, ogni impresa dovrebbe esaminare la propria situazione per valutare dove le preoccupazioni in materia di tutela della privacy dei clienti potrebbero ritardare l’attività.
Oltre alla conformità alle normative, a seconda dei potenziali effetti sui ricavi e dell’attuale livello di maturità nella tutela della privacy, le imprese dovrebbero prendere in considerazione il ROI dovuto a miglioramenti dei processi di tutela della privacy e gli effetti benefici che l’adozione di tali misure potrebbero avere sulle vendite.
Le organizzazioni mature in materia di privacy registrano minori ritardi nelle vendite
- Il ritardo medio delle vendite (in settimane) a seconda del livello di maturità della privacy è stato il seguente: Ad hoc (16-8), Repeatable (9-8), Defined (5-1), Managed (4-4) E Optimized (3-3).
- Dal momento che le aziende classificate ‘Defined’ hanno registrato ritardi nelle vendite inferiori del 70% rispetto a quelle del livello ‘Ad hoc’, le aziende potrebbero beneficiare in modo significativo di miglioramenti nella maturità della privacy, anche moderati. Le aziende ‘Optimized’ hanno l’80% di ritardi in meno.
Dati i potenziali effetti di questi ritardi sulle vendite e sul fatturato, Cisco consiglia alle aziende di adottare alcune contromisure, ad esempio:
- Misurare i ritardi attuali: ogni organizzazione dovrebbe valutare l’entità dei ritardi nelle vendite dovuti a problematiche di riservatezza dei dati e comprenderne l’impatto sul loro fatturato.
- Risalire alla radice delle cause: parte del ritardo potrebbe essere dovuto al fatto che i team di vendita non sono in grado di rispondere correttamente alle preoccupazioni dei clienti, da policy aziendali incomplete o inaccessibili, o da problemi di ingegnerizzazione/design. Quali che siano, il management deve conoscere le cause alla radice per risolvere il problema.
- Misurare i ritardi e stabilire iniziative mirate: i dati relativi ai ritardi nelle vendite dovrebbero essere regolarmente misurati e monitorati. Inoltre dovrebbe essere stabilita una serie di priorità volte a ridurre i ritardi con investimenti adeguati.
- Analizzare gli effetti delle violazioni o degli attacchi informatici sulle vendite e sul fatturato: le aziende dovrebbero valutare la causa di eventuali eventi informatici e perdite di dati che potrebbero essere evitati adottando processi di gestione della privacy dei dati più maturi.
- Sviluppare un piano di protezione e tutela della privacy dei dati: se tale piano non esiste attualmente, le imprese dovrebbero cercare di creare policy e protocolli al fine di mantenere un buon livello di sicurezza per proteggere le loro aziende.
Sicuramente oggi i clienti sono più consapevoli e attenti alla privacy dei loro dati nel momento in cui devono acquistare prodotti o servizi.
La buona notizia è che iniziando a prendere le giuste contromisure, anche le più basilari, per mitigare il rischio nel trattamento dei dati sensibili, le aziende, oggi, riescono a trasmettere efficacemente fiducia ai propri clienti.
L’impatto positivo della maggior fiducia nel trattamento dei dati sui cicli di vendita è diretto e rilevante. Questo report lo conferma: è il momento giusto per avviare una seria strategia per la protezione dei dati.
Se volete approfondire gli aspetti legati all’applicazione del GDPR e come prepararsi al meglio, vi invito a visitare la pagina “Missione GDPR”.
Altre risorse:
Minisito dedicato: Cisco Data Privacy
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