Meglio soli che in gruppo?
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Oppure, no decisamente “Insieme è meglio”!
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Comunque la si pensi questi due approcci non sono incompatibili, ma complementari, possono trovare modo di convivere e migliorarsi reciprocamente. In che modo? Proviamo a capirlo insieme.
Vantaggi e svantaggi si rintracciano ovviamente in entrambi gli approcci.
È indubbio che i vantaggi del lavoro individuale ci siano e possono essere ritrovati ad esempio nell’ambito dell’autonomia, dell’autosufficienza, dell’organizzazione del proprio lavoro.
Ma lavorare e agire singolarmente ha anche degli svantaggi: non potersi confrontare con gli altri, non poter suddividere la quantità di lavoro, limitare le proprie esperienze sia professionali che umane.
I vantaggi del lavorare insieme vanno cercati nei valori di appartenenza, condivisione, socializzazione e partecipazione attiva. Proviamo nello specifico ad individuarne alcuni. Sono tanti vi assicuro.
Alzi la mano chi lavorando in gruppo non ha mai sperimentato, ad esempio:
- che suddividere il lavoro aumenta l’efficacia del progetto;
- che le idee dei singoli rielaborate da tutti possono portare a sviluppare progetti innovativi;
- che la qualità del lavoro ne beneficia;
- che ci si scambiano competenze e conoscenze;
- che la differenza arricchisce;
- che si condividono difficoltà e successi…
e potrei continuare.
Alzi ancora la mano chi lavorando in gruppo ha sperimentato anche uno solo di questi svantaggi:
- litigi e scontri per idee e pensieri diversi;
- non essere totalmente autonomi nell’organizzazione e nelle scelte lavorative;
- dover accettare i pensieri di tutti e non poter decidere autonomamente;
- realizzare anche progetti che non sono particolarmente graditi;
- non tutti i membri del gruppo hanno le stesse capacità e qualità;
- rispettare i ritmi di lavoro degli altri…
E la lista potrebbe aumentare. Ma fermiamoci qui.
Questa premessa mi serve a introdurre il tema dell’Inclusion & Diversity.
Quando in azienda si organizzano attività, iniziative legate alla diversità e o all’inclusione, pur convinti che la contaminazione di competenze, età, genere, culture, orientamenti differenti ecc, portino valore e crescita siamo consapevoli che incontreremo difficoltà e resistenze.
Ci arrendiamo? Ovvio che no. Anzi ci impegniamo ancora più fortemente per attuarle perché sappiamo che la diversità e il fare le cose insieme ci fa ottenere qualcosa in più che singolarmente non ci riuscirebbe così bene.
“More Together Week è il nome che in Cisco diamo alla settimana dedicata all’Inclusion & Diversity: sono giorni in cui riflettiamo, ci confrontiamo, sperimentiamo il tema della diversità e dell’inclusione da tanti punti di vista, coinvolgendo i dipendenti in un fitto programma di attività locali e internazionali che promuovono tali valori, parte integrante dell’identità della nostra azienda.
Quest’anno la settimana è stata intitolata “#Ciscostrenghtened – Together we’re Better” e ha avuto come momento di apertura per l’Italia la “More Sport Together”. A Milano, presso l’Arena Civica, i dipendenti di Cisco Italia, i loro familiari e amici hanno avuto l’opportunità di scoprire una disciplina sportiva paralimpica, affiancati dai campioni del Comitato Paralimpico Italiano.
Lo dico convitamente: senza cultura della diversity e dell’inclusione l’energia che scaturisce dall’innovazione e delle idee si blocca. E poi oggi è importante “includere” non solo per correttezza sociale, etica e politica, ma anche per il business. Perché? Perché ne risente positivamente!
2 commenti
Progetti molto belli, interessanti e stimolanti perché al centro di ogni trasformazione …rimangono sempre più le persone!
concordo con tutto ciò.