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Droni, Collaboration e IoT, un’opportunità da… prendere al volo!

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“…Droni?!? E cosa c’entra Cisco con i droni?” è, statisticamente, la prima domanda che ricevo ormai da tre anni, da quando presento le iniziative di Cisco legate ai droni in conferenze, incontri con clienti o workshop.

E, in effetti, è una domanda lecita, considerando i più, Cisco, come la società che ha inventato Internet. Altri, più informati, sanno anche che definiamo – e offriamo – lo stato dell’arte in molte altre aree tecnologiche, dalla sicurezza alla Collaboration – la mia area di competenza – dalla mobilità ai data center, dall’IoT , alle smart cities e molto altro ancora.

Ma in effetti, almeno inizialmente, il collegamento con i droni non è immediato.

Permettetemi quindi di offrirvi qualche elemento in più, magari partendo proprio da dove nasce questa iniziativa, che, come molte altre in Cisco, deriva dalla passione che noi dipendenti abbiamo per tecnologia ed innovazione e, soprattutto, dalla curiosità di guardare oltre gli angoli per trovare nuove e migliori soluzioni ai problemi e migliorare il business dei nostri clienti e dei nostri partner.

Io da anni mi occupo di Collaboration e mobilità, cioè l’area tecnologica dedicata alla realizzazione di soluzioni che integrino l’intero stack della comunicazione  – voce, video, presenza, dati, instant messaging – per permettere alle persone di collaborare nella maniera più efficiente e naturale possibile. Poi, qualche anno fa, ho rispolverato la mia passione per il volo radio comandato e, portando in aria degli elicotteri, mi è venuta in mente l’idea di un qualche tipo di sensore volante. E con i miei colleghi Biren Gandhi e Nico Darrow abbiamo messo le basi per quello che chiamiamo il Cisco Drone Team.

Già, sensori…Internet delle cose – IoT -…questo è un altro mantra che si sente spesso in giro, alle volte non capendo completamente cosa significhi e, soprattutto, quali opportunità possa offrire.

Dal mio punto di vista, avere sempre più sensori, cioè delle informazioni sull’ambiente che ci circonda, è un’opportunità incredibile per poter prendere delle decisioni migliori, basate su una conoscenza del contesto sempre migliore.

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Nella mia mente quindi, la combinazione di Collaboration e IoT, si presenta come un’incredibile opportunità per permettere alle persone di interagire e risolvere problemi in maniera estremamente più veloce, economica e sicura, avendo, al contempo, la possibilità di interagire, in tempo reale, con i più raffinati strumenti che ci informino su quanto avviene intorno a noi.

Torniamo quindi alla domanda con cui abbiamo cominciato: “e cosa c’entrano i droni?”

A questo punto la risposta è quasi evidente: i droni sono ascensori per sensori e, alle volte, sensori loro stessi, avendo la capacità, per dirla alla Star Trek, di portare dei sensori la dove nessuna sonda è mai (economicamente) arrivata prima.

Quindi la flessibilità dei droni di trasportare oggetti connessi, di aggiungere la terza dimensione (mobile), ad un mondo abbastanza piatto di sensori, ci sta permettendo di arricchire la conoscenza dell’ambiente che ci circonda e, quindi, di inventare nuove soluzioni a problemi esistenti, di ridurre i rischi per le persone e, cosa non trascurabile, di ottimizzare i costi.

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Aggiungete a quanto sopra l’esuberanza di quattro start-up, Italiane – ADPM Drones, Be-Link, NeraTech e con il supporto di Enrico Suozzi di Ise-Net – la capacità tecnologica di Cisco di “interconnettere” in sicurezza piattaforme fisse e mobili – e cosa c’è di più mobile di un drone? – di trasferire, memorizzare e processare enormi quantità di dati, la capacità di unire persone, sensori, algoritmi e processi nel miglior ambiente possibile di collaborazione (date un occhiata a Spark, www.ciscospark.com, ne vale la pena) e otterrete come risultato soluzioni innovative come quella dimostrata di recente a Dubai.

L’obbiettivo in questa iniziativa non è tecnologico, ma è veramente sfidante: migliorare la vita dei cittadini. E, secondo voi, trovare delle soluzioni per ottimizzare il traffico nella vostra città migliorerebbe la vostra qualità di vita?

Vivendo a Roma, la mia risposta è scontata, ma penso lo sia per tutti noi, ed è un sonoro SI!

Pensate quindi a quanto interessante sarebbe avere la possibilità di utilizzare dei droni per monitorare il traffico in tempo reale e reagire tempestivamente a (e magari prevenire) code, incidenti ed altri problemi legati al trasporto urbano.

Beh, è esattamente quello che abbiamo fatto vedere a Dubai in 24 missioni, 180Km di voli pilotati in remoto su VPN/4G con stream video HD e da telecamera termica su Cisco Collaboration (WebEx):

Video youtube del pilot Dubai

Quindi, Cisco vende droni? No, noi realizziamo ciò che integra i droni in una piattaforma sicura, connessa, “collaborativa”, più che performante nella processazione e memorizzazione di enormi quantità di dati in tempo reale. In a altre parole, noi rendiamo possibile la soluzione completa end-to-end.

http://www.khaleejtimes.com/videos/nation/dubai-rta-tests-traffic-monitoring-drones-at-jumeirah-bay-island

Inoltre, la metodologia stessa di sviluppo di queste nuove soluzioni, che identifichiamo nel nostro Framework di Innovation Exchange, è, a sua volta, innovativa ed interessante; essa infatti prevede la stretta collaborazione fra Cisco, le start-up e i clienti stessi nella definizione completa dei problemi reali e la validazione direttamente sul campo delle soluzioni migliori.

Pensate sia finita qui? Assolutamente no, questo è solo l’inizio, c’è molta altra innovazione Italiana in arrivo quindi stay tuned

Authors

Angelo Fienga

Director, Sustainabile Solutions, Cisco EMEAR

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