Uno dei valori fondamentali della cultura Cisco è la convinzione che le tecnologie ICT possano e debbano migliorare la qualità della vita, l’utilizzo delle risorse del pianeta, l’efficienza energetica.
Al centro degli sforzi della società c’è la capacità di innovazione e il nostro percorso si basa sulla scelta di fare della sostenibilità ambientale un elemento integrato in ogni funzione aziendale e in ognuno dei nostri processi.
Questi principi guidano la relazione che abbiamo con clienti, fornitori, partner e tutte le scelte di business: dallo sviluppo di nuovi prodotti e soluzioni, alle politiche in materia di utilizzo delle risorse energetiche, dalle modalità di lavoro fino alle piccole azioni quotidiane quali l’attenzione al riciclo e la riduzione degli sprechi.
Protagonisti delle nostre scelte siamo prima di tutto noi dipendenti che vediamo la sostenibilità ambientale come una responsabilità collettiva da alimentare con i comportamenti individuali e grazie all’esempio.
La capacità di essere d’esempio si estende all’azienda nel suo complesso: Cisco, infatti, adotta per prima al suo interno le soluzioni e le pratiche che propone al mercato, comunicando regolarmente attraverso il suo Corporate Social Responsibility Report annuale i suoi obiettivi e i risultati dei suoi sforzi, per evidenziare la grande opportunità per la crescita e per il business che nasce dall’abbracciare a 360 gradi la sostenibilità, insieme agli altri aspetti della responsabilità sociale d’impresa.
Le policy di sostenibilità ambientale adottate da Cisco convergono su obiettivi globali chiaramente determinati; le principali sfide affrontate sono:
- la riduzione delle emissioni di gas serra causate dalle attività di business;
- la riduzione dei consumi energetici generati dalle proprie operation, dalle operation della supply chain e dai prodotti proposti al mercato.
Delineare in breve un impegno globale di questo tipo richiederebbe uno spazio molto ampio: in questo breve post, quindi, cercherò di mettere in evidenza alcuni aspetti capaci spero di dimostrare come la sostenibilità ambientale possa davvero alimentare la crescita.
Una filiera di sostenibilità globale
In Cisco esiste un programma di riduzione delle emissioni GHG attivato nel 2007 che fissa gli obiettivi al riguardo, prevedendo ad esempio la riduzione delle emissioni GHG complessive e legate ai viaggi aerei per lavoro del 40% rispetto al lancio del programma, e di soddisfare almeno il 25% del fabbisogno energetico annuale globale con energia proveniente da fonti rinnovabili.
Per raggiungere questi obiettivi non si risparmiano investimenti: per gli obiettivi legati alle emissioni GHG è stato lanciato un programma quadriennale, EnergyOps, che ha un valore di oltre 50 milioni di dollari, e nel solo 2014 in quest’ambito sono stati spesi 9,6 milioni di dollari in iniziative per l’efficienza energetica e la sostenibilità ambientale.
Siti aziendali
Un elemento chiave per la riduzione delle emissioni e per risparmio energetico risiede nelle politiche relative ai siti aziendali, che prevedono ad esempio la certificazione ISO 140001, e nelle scelte relative alle caratteristiche degli edifici e alle modalità del loro utilizzo da parte dei dipendenti.
Edifici
Dall’anno fiscale 2011, una policy globale prevede che tutti i nuovi edifici e le ristrutturazioni dell’esistente rispettino le caratteristiche di progetto definite “Cisco Connected Workplace”: si tratta una strategia di riduzione dell’impatto ambientale estremamente conveniente, perché si basa sulla riduzione degli spazi utilizzati e dei conseguenti consumi.
In ogni sito sono adottate poi politiche che moltiplicano ulteriormente i vantaggi per l’ambiente, come l’utilizzo di fonti rinnovabili, la gestione efficiente dell’utilizzo di risorse idriche e la gestione intelligente dei sistemi di edificio (HVAC).
Questa strategia non potrebbe funzionare se non fosse affiancata da parallele scelte educative e organizzative. Un Connected Workspace sussiste se ai dipendenti è concessa totale mobilità e opportunità di lavorare da remoto anche nel caso di organizzazioni disperse geograficamente; molti degli sforzi legati al modo di operare negli spazi di lavoro potrebbero essere vanificati senza il coinvolgimento diretto dei dipendenti e di altri interlocutori.
Apparecchiature informatiche
Un altro aspetto interessante, operando nell’ambito delle soluzioni IT, è legato ai consumi delle apparecchiature informatiche. Nelle infrastrutture tecnologiche Cisco utilizza le sue soluzioni data center olistiche basate sulla virtualizzazione delle risorse di computing che consentono una gestione altamente efficiente e ottimizzata delle risorse di calcolo, e integra la possibilità di gestire su larga scala in ottica di efficienza e risparmio energetico tutto ciò che è connesso alla rete IP attraverso soluzioni ad hoc denominate EnergyWise.
Tutto questo si inquadra in politiche complessive legate all’efficienza dei sistemi IT, quali ad esempio:
- l ’attenzione all’efficienza energetica dei laboratori, necessaria in quanto il 60% dei consumi operativi di elettricità è causato dall’alimentare e raffreddare le apparecchiature in essi contenute;
- la realizzazione delle infrastrutture data center con caratteristiche di eccellenza quali quelle che contraddistinguono i nostri due più recenti centri dati inaugurati in North Carolina e in Texas, che hanno certificazione LEED Gold e prevedono un PUE a pieno carico di 1.41 e 1,35 rispettivamente.
Ognuna di queste azioni richiede investimenti importanti. Tutti gli investimenti, però, producono un ritorno economico e organizzativo, oltre che ambientale, e nell’insieme tutto ciò contribuisce a costruire un solido “business case” per la sostenibilità ambientale. Ne faremo un esempio parlando delle soluzioni di collaboration.
Collaboration: un “business case” per la sostenibilità ambientale
La diffusione di una cultura professionale favorevole alla collaborazione da remoto è fondamentale per ridurre i viaggi e i veicoli su strada derivati da spostamenti di lavoro: il principio guida è portare il lavoro dove sono i lavoratori, e non viceversa.
Le architetture di collaboration, nate con lo scopo primario di migliorare la produttività e i processi di business, si rivelano fondamentali anche per gli obiettivi di sostenibilità ambientale.
Introdotte da Cisco sul mercato nel 2007, le piattaforme di Telepresenza hanno rivoluzionato il concetto di collaborazione e video conferenza grazie a una qualità audio/video senza precedenti e a un insieme di accorgimenti e caratteristiche in grado di riprodurre le dinamiche e l’esperienza di un incontro faccia a faccia reale.
Cisco dal 2007 ha tracciato la strada decidendo di implementare globalmente in tutte le sue sedi – e nel tempo “device per device”, scrivania per scrivania – le soluzioni di TelePresence e ogni altro tool di collaborazione disponibile; anche l’accesso alle soluzioni più evolute è consentito a tutti i dipendenti – e non solo al top management come spesso avviene – e il loro utilizzo è sempre incentivato.
I risultati in termini di sostenibilità sono importanti (dati febbraio 2015):
– oltre 414.000 spostamenti per attività lavorative sono stati evitati, con le relative 895.126 tonnellate di CO2 equivalente di gas serra emesse (il calcolo si basa su una media di 4 partecipanti a riunione, distanza complessiva non ricoperta pari a 3.000 miglia e emissioni di Co2 equivalenti di 180g/Km). Il 32% dei meeting TelePresence organizzati globalmente in Cisco in questi anni sono stati fissati proprio in sostituzione di viaggi di lavoro.
La collaboration dimostra chiaramente come il valore per la sostenibilità ambientale vada di pari passo con altri valori:
– il valore per una migliore qualità della vita, grazie al tempo risparmiato ed al disagio ridotto con la riduzione degli spostamenti;
– il valore in termini di produttività guadagnata corrispondente a quel tempo. Per i soli meeting organizzati in TelePresence evitando viaggi di lavoro, Cisco ha calcolato un risparmio di costi ottenuto da maggiore produttività pari a 622 milioni di dollari.
Il valore del business case è testimoniato dai numeri della Collaboration Cisco: oltre 200.000 clienti nel mondo utilizzano queste soluzioni, sono stati installati oltre 2 milioni di endpoint TelePresence, oltre 11 milioni di persone diverse hanno avviato sessioni di web collaboration con WebEx Web Conferencing, ci sono 1,4 milioni di endpoint di messaggistica/presenza Cisco Jabber nel mondo e oltre 70 milioni di telefoni Cisco Unified IP.