Il Friuli Venezia Giulia accelera il suo sviluppo tecnologico grazie al programma Digitaliani
2 min read
Competenze digitali, aziende innovative, infrastrutture territoriali strategiche, servizi sanitari e industria 4.0 sono le aree chiave del protocollo di intesa siglato questa mattina tra la nostra azienda e la regione Friuli Venezia Giulia.
Solo pochi mesi fa abbiamo annunciato l’investimento di 100 milioni di dollari nell’arco di tre anni per aiutare il Paese nella sua trasformazione digitale. Mi riferisco alla Country Digitization Acceleration che per noi si traduce nel programma “Digitaliani”, un modello di accelerazione per l’introduzione e lo sviluppo del digitale in Italia. La nostra attenzione non si rivolge solo ai territori ma soprattutto alle persone che li abitano, gli italiani che diventeranno sempre più “italiani digitali”.
Il protocollo di intesa siglato oggi con la regione tocca settori fondamentali che vi illustro brevemente. A livello di competenze digitali, ampliamo l’offerta del Programma Cisco Networking Academy presso scuole e soggetti formativi regionali. L’obiettivo è formare mille studenti in più ogni anno a cui si aggiungeranno scuole laboratori per la realizzazione di attività di formazione sulle tecnologie IoT.
Per favorire lo sviluppo dell’imprenditoria giovanile e il trasferimento dell’innovazione alle imprese verranno attivate iniziative legate alla Ricerca e Sviluppo, collaborazioni con le università, i poli di innovazione e le formazione regionali, così come verrà fornito supporto alla trasformazione digitale delle aziende che operano in settori industriali come il manifatturiero e l’agroalimentare, lo sviluppo della cybersecurity e delle smart city.
A partire dall’esperienza da noi maturata in ambito nazionale e internazionale, studieremo con il Porto di Trieste nuove soluzioni per la gestione del traffico navale, ferroviario e su gomma e lo sviluppo della sensoristica in ambito portuale. Ci attiveremo inoltre sulle aree di innovazione tecnologica nell’ambito dell’industria 4.0 per l’applicazione delle tecnologie digitali interconnesse (Internet of Everything) al settore manifatturiero.
Obiettivo è accelerare l’adozione di soluzioni tecnologiche per rafforzare la competitività e l’eccellenza del Made in Italy.
Ultimo settore toccato ma non per questo meno importante la sanità: sono allo studio servizi digitali rivolti ai cittadini proprio in questo ambito.
Di fatto, la collaborazione con il Friuli Venezia Giulia coinvolge tutti gli elementi (imprese, competenze digitali, servizi ai cittadini, infrastrutture strategiche) che possono rendere più rapido il percorso verso la digitalizzazione. Il nostro programma Digitaliani ha trovato terreno fertile in Friuli Venezia Giulia: una regione che si è sempre distinta e continua a farlo per la sua capacità di anticipare il cambiamento.
Prima del protocollo con la regione Friuli Venezia Giulia, l’impegno da noi siglato a gennaio si è concretizzato attraverso altre importanti iniziative.
Le ricordo brevemente.
L’immissione nel fondo di Invitalia Ventures di 5 milioni di Euro per dare sostegno alle startup italiane; Value For Food, l’iniziativa congiunta tra UniCredit, Cisco e Penelope che predispone un’offerta di servizi alle aziende agricole, sostenuta da un programma di finanziamento, e che rientra nel protocollo di intesa tra UniCredit e il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali (Mipaaf); l’accordo siglato con H-Farm per accompagnare le aziende nel loro processo di trasformazione digitale, con la definizione di ben 5 programmi di “Industry Acceleration” rivolti ai settori Fashion & Retail, Turismo, Internet of Things, Agroalimentare e Manifatturiero; e per concludere, la “salita a bordo” del Barcamper di dxipel, l’ufficio mobile che girerà l’Italia e l’Europa alla ricerca di start up innovative.